COSA BISOGNA FARE PER ESSERE UN ARBITRO RISPETTATO

Tutti gli arbitri a causa della natura del loro ruolo, raccolgono rispetto a vari gradi semplicemente camminando sul campo. Allenatori e giocatori sono esposti al giudizio degli arbitri per periodi relativamente brevi e in circostanze limitate. Per ottenere il rispetto dei colleghi, però, un arbitro deve guadagnarselo. Di seguito vengono forniti alcuni suggerimenti per migliorare la propria reputazione.

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SOSTENETE IL VOSTRO COLLEGA

Il solo vero amico che un arbitro ha sul campo sono gli altri membri della crew. Questa verità non può essere violata. Imparate una lezione da un arbitro di baseball a livello di high school che è stato coinvolto in una discussione se una palla dritta in campo fosse andata corta o meno. La posta in gioco era un immeritato doppio gioco e la decisione originale è stata cambiata. L’arbitro ha commesso l’errore di biasimare apertamente il suo collega per non avere mantenuto la chiamata originale (che era sbagliata). Egli non ha ancora finito di scontare quello che ha fatto e molti arbitri non vogliono lavorare con lui perché semplicemente non si fidano di lui.

CONTROLLATE IL VOSTRO EGO

Tutti gli arbitri hanno un ego, un ego molto forte è necessario per sopravvivere come arbitro, ma bisogna evitare gli eccessi. Un buon arbitro si conquista credibilità effettuando le giuste chiamate partita dopo partita, stagione dopo stagione, non attraverso un altro tipo di pubblicità. Gli arbitri che sono affamati di denaro o usano gli altri arbitri per mettersi in evidenza e per ottenerne un guadagno personale sono facilmente identificati dai colleghi. Gli arbitri sono abbastanza intelligenti per capire quando vengono utilizzati come un trampolino di lancio.

ESSERE ONESTI

Non vi è alcuna scusa per mentire. Quando si commette un errore, bisogna ammetterlo. Se non si è sicuri di cosa si è visto, occorre semplicemente dirlo. Ognuno di noi ha fatto più di una chiamata che avrebbe desiderato ritirare. Imparare da questi errori e cercare di non ripeterli.

RISPETTARE GLI ALTRI

Gli allenatori e i giocatori meritano rispetto. Gli arbitri potrebbero non essere d’accordo con i giochi chiamati dall’allenatore, ma questo non deve servire per mancare di rispetto ai giocatori o agli allenatori.

MANTENERE UNA VISIONE POSITIVA

Un atteggiamento negativo e la costante lamentela non ispira gli altri. Un arbitro una volta è stato messo in guardia per avere rimproverato i giocatori che avevano commesso un fallo dicendogli “questo agli allenatori non piace.” La sua risposta è stata, “Tutti i giocatori sono dei caxxoni” Gli arbitri non possono avere pregiudizi e questo “gentleman” da allora in poi ha perso rapidamente interesse per l’arbitraggio.

FATE LE COSE GIUSTE

È fantastico osservare bene e fare rapidamente la chiamata giusta. La risolutezza – per fare la chiamata rapida e corretta – è un attributo meraviglioso. A volte però è meglio sembrare goffo e fare le cose giuste piuttosto che avere un look perfetto e fare la cosa sbagliata. È possibile vendere una chiamata sbagliata fino a quando non viene rivisto il filmato della partita. Nei livelli più alti del football universitario utilizzano l’instant replay come aiuto all’arbitraggio. Mentre nei livelli più bassi e nelle high school gli arbitri non hanno questo aiuto, ma non per questo il gioco non è equo. In alcune situazioni per fare la cosa giusta, è necessario prendere del tempo.

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ESSERE GENTILI

Gli arbitri “perdono” quando evitano di essere gentili. Vi è una sottile linea tra essere simpatico ed essere compagnoni, ma ci sono un paio di cose che possono essere fatte per farti sembrare come una persona più calda di un robot. Alcuni Referee affermano che sia importante chiamare il Quarterback per nome. Dicono che stabilisce rapidamente un rapporto con gli stessi. Sicuramente il Referee è l’arbitro che ha la maggior parte dei contatti con i QB. Fare di lui il proprio uomo di riferimento chiamandolo per nome probabilmente farà si che possa essere ricettivo per qualsiasi cosa sarà necessario dirgli. Mentre è consigliabile non fare mai fare riferimento ai giocatori chiamandoli “ragazzi”, perché è un modo per assumere un’aria di superiorità, ed è anche una offesa razziale in alcune culture. Riferirsi individualmente ai giocatori utilizzando il loro numero di maglia potrebbe sembrare impersonale, ma è la via più sicura. “Signori” è il modo migliore per rivolgersi all’intero gruppo di giocatori. Sicuramente “Signor” o “Coach” è il più appropriato quando ci si rivolge all’allenatore.

Liberamente tratto ed adattato da Vincenzo Liguori da “Football Game Intelligence: The Difference – Maker in Officiating” di Jeffrey Stern.