Guardare la palla è un problema che affligge sia i veterani che i nuovi arbitri

Due tra gli errori più comuni che gli arbitri possono fare sono guardare la palla e “arbitrare l’aria”. Il primo significa concentrarsi sul portatore di palla escludendo ciò che sta accadendo intorno a lui.  Il secondo invece significa concentrarsi su aree in cui non sta succedendo nulla invece di spostare gli occhi su dove sta accadendo qualcosa. Entrambi ci impediscono di vedere le cose che dovremmo vedere. Questi problemi, affliggono sia i veterani che nuovi arbitri.

A volte, per essere sicuri, bisogna tenere d’occhio il runner ma soprattutto la palla. Gli arbitri laterali e l’Umpire devono sapere se lo snap è stato eseguito legalmente, se c’era un giocatore in zona neutra o una falsa partenza. Dobbiamo sapere se la parte del corpo di un runner (diversa dalla mano o dal piede) tocca terra prima che la palla sia libera, sia stato colpito in ritardo o la sua maschera sia stata afferrata. È necessario guardare la palla nelle azioni vicino alla line-to-gain e alla goal line, anche quando un runner esultando (esuberante), pensando di aver segnato, lascia cadere la palla appena prima di varcare la goal linea. E così via.

La cosa più inutile invece è quando un arbitro – o peggio, diversi arbitri- guardano un runner quando è in campo aperto senza nessuno vicino a lui. Ad esempio nei ritorni di punt. Dobbiamo senza dubbio giudicare un segnale di fair catch e se la palla è posseduta in modo netto ma quando il ritornatore inizia a correre, ed è da solo, se rimaniamo concentrati su di lui, possiamo perdere molti dei falli tipici di queste azioni ovvero holdings, take-down, blocchi nella schiena, blocchi bassi o blind-side a pochi metri di distanza da noi.

Guardare il runner escludendo ciò che sta accadendo intorno a lui è un’abitudine pericolosa che gli arbitri devono consapevolmente evitare.

Ciò può accadere anche quando un runner che parte dal backfield esegue una sweep larga; a volte un arbitro laterale può essere così concentrato sul difensore che gli viene incontro da non vedere i falli nelle immediate vicinanze. Dobbiamo imparare a spostare la nostra attenzione dal runner all’azione intorno ad lui: percepiamo, con la visione periferica, dove si trova e chi gli è vicino, e tornando indietro su di lui solo quando sta per essere affrontato per il placcaggio, avendo controllato prima i giocatori nell’area dove il runner si sta dirigendo e dove è più probabile che un compagno di squadra commetta un’irregolarità per aprirgli la strada. Troppo spesso invece diventiamo spettatori ipnotizzati dalla sua capacità di sfrecciare qua e là, invece di essere osservatori con una visuale più ampia.

Un altro esempio è quando un quarterback arretra per lanciare e gli occhi del Referee rimangono su di lui, anche se non è ancora sotto pressione dalla difesa. Questo non è utile ed è un modo certo per non riuscire ad individuare e chiamare i falli fra gli uomini di linea, perché nessun altro arbitro ha la stessa prospettiva per vederli. Quello che il Referee dovrebbe fare è guardare l’azione attorno al QB mentre continua a seguirlo con la coda dell’occhio, in modo da sapere cosa sta facendo e quando inizia ad essere sotto pressione in modo che la sua attenzione possa tornare su di lui solo quando è necessario per proteggerlo.

A volte, sfortunatamente, tale transizione non avviene abbastanza rapidamente. Può capitare che un Referee abbia gli occhi alla sua chiave iniziale, il Tackle di sinistra, dopo lo snap rimane su questo così a lungo che si è perso un colpo alla testa al QB che lo mette KO. Cosa è successo? Non ha percepito dove sia il QB, quindi la sua attenzione non è riuscita a spostarsi su di lui quando è stato minacciato. Dopodiché deve capire che se si tratta di scegliere tra il rimanere con il Tackle che sembra commettere holding perché, ad esempio, viene battuto o rivolgersi al quarterback quando è minacciato, si deve fare quest’ultima scelta. La sicurezza viene prima di tutto, quindi è meglio perdersi un’holding che un fallo sul lanciatore.

Quando invece “arbitriamo l’aria” non stiamo guardando la palla, i nostri occhi non stanno vedendo una cosa utile. Tornando alla sweep del Half-back; se qualcuno degli arbitri di copertura guarda semplicemente l’area (o l’aria) davanti al runner, non sta facendo nulla di utile. Quello che devono fare è riconoscere (velocemente), in base ai movimenti dei difensori e al corpo, alle mani e alle braccia dei bloccatori, per capire dove si trova la prima minaccia di fallo e concentrarsi su di essa. Se non succede nulla, passare alla minaccia successiva e così via.

Supponiamo che, come Referee, elabori che il quarterback prenda lo snap in modo pulito, quindi i miei occhi si spostano sul tackle. Ma continuo a stare su di lui anche se il gioco va dall’altra parte, lui va al secondo livello, o lui e un difensore “ballano” senza che nessuno dei due cerchi di fare nulla. Questo è una cosa differente dall’arbitrare l’aria, perché sto guardando qualcosa, ma è altrettanto improduttivo. Quando accade una di queste cose, la mia attenzione dovrebbe spostarsi su dove potrebbe essere la prossima minaccia, che potrebbe coinvolgere un difensore, la guardia destra o il centro, o forse giocatori dall’altra parte del centro, a seconda di come si sviluppa il gioco.

Il discorso è che, proprio come gli arbitri non aiutano la crew se guardano il runner quando corre in campo aperto, sono inutili se continuano a guardare dove non sta accadendo nulla né è probabile che accada. Anche nelle crew ridotte ogni arbitro ha le chiavi da guardare prima dello snap, allo snap e dopo lo snap, ma a volte dimentichiamo che sono solo le nostre chiavi iniziali e non possiamo rimanere bloccati per sempre su di esse. Dobbiamo imparare a spostare rapidamente la nostra attenzione su un punto utile, per tutto il tempo percependo dove si trova il portatore di palla in modo da poter tornare da lui quando sarà necessario. Se lo osserviamo quando non c’è nessuno intorno a lui, ci concentriamo su aree occupate solo dall’aria, o ci soffermiamo troppo a lungo sulla nostra chiave o su altri giocatori che non presentano una minaccia di fallo, potremmo perdere qualcosa che anche un cieco potrebbe vedere.

Un ottimo metodo, quello in uso ormai da molti anni è la visualizzazione dell’arbitraggio. Studiando il regolamento ci si immagina con la mente le azioni e si applicano le regole pertinenti. Lo stesso qui. Indipendentemente dalla posizione che si occupi, ci si immagina che il gioco si sviluppi in differenti modi. Dove sei concentrato? Dove dovresti guardare? Se ti eserciti a tenere gli occhi lontani dal runner fino a quando non c’è un motivo valido per osservarlo e passare da dove non è in corso alcuna azione a dove potrebbe accadere qualcosa di importante, diventerai più abile nel farlo nelle partite. Se tutti i membri della crew lo fanno, probabilmente si avrà un arbitraggio straordinario.

Traduzione ed adattamento di Alberto Maghini

Articolo originale