Ripetere mentalmente i comportamenti basilari

Gli arbitri possono sviluppare abitudini corrette che non hanno nulla a che fare con la razionalizzazione della loro dieta o il conteggio delle calorie. Nel nostro ci sono delle routine in preparazione alle partite.  Ecco alcuni consigli per aiutarci ad imparare delle buone abitudini e modi di fare da mettere in pratica – forse non per renderle perfette, ma almeno per renderle più chiare.

Nel Football

Per esercitarsi gli arbitri non hanno bisogno di una vera squadra e non devono essere per forza all’aperto. Non hai nemmeno bisogno di un pallone vero.  Una palla di spugna andrebbe benissimo. Metti in un allineamento offensivo un paio di birilli per la linea d’attacco, un centro e un quarterback. Capita che gli uomini di linea commettano delle false partenze: movimenti veloci della testa, inclinazioni del corpo e improvvisi “sollevamenti”. Gli arbitri devono reagire con flags, fischi e segnali per fermare il tempo. Occorre fare pratica con le tecniche di lancio della flag. Evidenziando lo stop del tempo.

Nella realtà, molti arbitri trascurano il segnale di ferma il tempo sulle false partenze e negli encroachment. Può capitare che un Quarterback faccia movimenti poco chiari con la testa, muova le spalle o le mani quando si trova vicino allo snapper. Un’altra illegalità dei QB è un conteggio silenzioso senza pause o un segnale di “contatto”. Molti arbitri si perdono questi falli e danno alla squadra un netto vantaggio nell’esecuzione di una corsa per un breve guadagno. Sarebbe invece interessante fare pratica per riconoscere questi comportamenti.

Filosofia

Ci sono molti giudizi basilari che devono essere messi in atto. Come agire, tuttavia, potrebbe richiedere di stabilire una propria filosofia in un determinato tipo di situazione, oppure una politica concordata di comune accordo dai membri della vostra associazione.

Prendiamo ad esempio la scelta se mettere o no le mani sui giocatori. Quando si sono ammassati dopo un fumble, gli arbitri in genere si sentono in dovere di staccarli. Alcuni arbitri professionisti spostano da parte i giocatori quando sono ancora in piedi. “È l’unica volta che tocchiamo i giocatori”, ha confermato un arbitro NFL. Tu o la tua associazione dovreste adottare una politica in merito. “I giocatori non vogliono davvero colpirci”, ha aggiunto un altro collega.

Se ti senti a disagio a spingere i giocatori con le mani, prova a fare un passo fra loro per spingerli con la spalla di lato. Questo potrebbe essere un metodo preferito scelto personalmente, fatto di proposito oppure una indicazione che la tua associazione che ha deciso di insegnare a tutti i membri della associazione.

Qualunque cosa tu decida di fare in una determinata situazione, provalo in un contesto immaginario. 

Puoi anche provare delle interazioni verbali che avvengono con regolarità. Ci si può esercitare ad affrontare un individuo che si presume in colpa, oppure chi ha bisogno di un richiamo diretto. Prova a farlo senza puntare il dito ma con un semplice ordine, il che significa non inclinare la testa all’indietro o spingersi verso il volto del giocatore.

La questione delle abitudini nell’arbitraggio, è che a volte sono acquisite in primo luogo in modo non corretto, e poi sono difficili da abbandonarle. Una volta assunte, le abitudini continuano senza sosta, auto rafforzandosi, questo però se nessuno ci obbliga ad aggiustarle. Non cambieranno mai a meno che intervenga una valida ragione per stimolare una revisione. Molti arbitri restano attoniti dopo aver visto il video di una partita che hanno arbitrato, commentando “non riesco a capire come ho fatto!” .

Infine, solo una mente chiusa si nega la possibilità di affinare le vecchie abitudini o acquisirne di nuove migliori. Uscire dagli schemi può essere esaltante. Quando aiuti dei colleghi con dei corretti comportamenti, ti accorgi che aiutarli ad abbandonare un comportamento abituale dannoso, può essere ugualmente soddisfacente come rompere un proprio pessimo comportamento .

Traduzione ed adattamento di Alberto Maghini

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